Descrizione
Il museo si svela ai visitatori all’interno delle sale del Castello Normanno di Adrano, donjon affascinante e severo, costruito in età medievale e circondato, in età aragonese, da una cinta bastionata dotata di quattro torri angolari. Abbandonato ad un progressivo degrado, l’antico edificio fu restaurato e, alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, destinato a sede museale per ospitare il patrimonio archeologico proveniente da recuperi occasionali, da donazioni e, nel tempo, dagli scavi scientificamente condotti in territorio adranita e nelle aree vicine dalla Soprintendenza archeologica di Siracusa e dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania. In tal senso furono fondamentali l’entusiasmo, la dedizione e la cultura di due grandi uomini: l’archeologo e soprintendente Luigi Bernabò Brea e il professore Saro Franco, alla cui memoria il Museo è intitolato.
Oggi la struttura conserva ed espone importanti raccolte archeologiche databili da età neolitica (6500 – 3500 a.C.) al medioevo (XI secolo d.C.), ma anche collezioni storico-artistiche, etnoantropologiche e bibliografiche.
Più in particolare, nei saloni del piano terra del Castello sono in mostra i materiali preistorici provenienti dagli insediamenti neolitici dei territori di Adrano, Centuripe e Ramacca e i reperti dell’età del rame di area etnea e del bronzo antico dalle grotte di scorrimento lavico. Scorrendo nel tempo, l’esposizione si chiude con l’urna cineraria rinvenuta a Piano della Fiera in territorio di Paternò (X sec. a.C.).
Il primo piano espone contesti di età arcaica e classica. Tra questisi segnala la ricca documentazione proveniente dal Mendolito di Adrano: capitelli e fusti di colonne di pietra lavica, numerose ceramiche locali nello stile di Licodia Eubea, vasi di produzione greca, ornamenti e armi di bronzo ed una ricostruzione di una porzione di ambiente con anfore da trasporto di tipo corinzio e di tipo c.d. ionico-massaliota, frutto degli scavi effettuati nel 2009-2010.
Il secondo piano, dedicato al periodo ellenistico, illustra la città greca di Adranon attraverso le testimonianze provenienti dall’area dell’abitato e delle sue necropoli: ceramiche acrome, a figure rosse e a vernice nera, figurine di terracotta, pesi da telaio, lucerne, monete.
Al terzo piano sono esposti i reperti di età romana e tardo antica e le collezioni etnoantropologiche, mentre il quarto accoglie la sezione storico-artistica e la bibliografica. Di quest’ultima fa parte il ricco “Fondo Imbarrato” che annovera al suo interno anche volumi antichi e di pregio editi fra il XVI e il XIX secolo.