Un personaggio di spicco di Adernò, nella seconda metà dell’ottocento, fu il Prevosto Salvatore Petronio Russo, storico, archeologo, poeta e socio di varie Accademie italiane ed estere.
Figlio di Vincenzo e Pietra Russo, nacque in Adernò il 15 settembre 1835. Frequentò il Liceo classico di Adrano e nel novembre 1853 entrò nel Seminario di Catania. Fu ordinato Sacerdote il 17 dicembre 1859 e il 26 settembre 1861 conseguì la laurea in Sacra Teologia, Diritto Canonico e Storia Ecclesiastica. Nel 1862 si recò a Roma come rappresentante del Capitolo Collegiale di Adernò e l’anno successivo divenne socio dell’Accademia dei Quiriti.
Nel 1866 fu nominato segretario del Cardinale Antonio Maria Panebianco e il 6 giugno 1870 fu ammesso nell’ Accademia dell’ arcadia con il nome di Osimbro Maratonio. Rientrato in Adernò il 31 agosto 1876 fu eletto Vice-Parroco della Chiesa Madre e contemporaneamente gli venne affidata la carica di Provicario Foraneo. Fra il 1901 e il 1908 collezionò medaglie, diplomi e molte nomine di Enti di Cultura e di Accademie,come la nomina di Ispettore Onorario alle Antichità per il circondario di Catania. Scoprì i ruderi di un’antica città che egli chiamò Simezia, denominata poi da Paolo Orsi ” Città siculo-greca del Mendolito”. Durante le epidemie di colera che nel 1887, 1911 e 1913 colpirono la città di Adernò, si distinse nell’opera di soccorso, guadagnandosi, assieme ai Sacerdoti Alfio Rapisarda e Vincenzo Bascetta, riconoscimenti di benemerenza da parte deI Sovrano e del Papa.
Morì in Adernò nel 1917.
Scrisse numerose opere tra le quali ricordiamo le più importanti:
” Della vita e del culto di San Nicolò Politi Eremita” ;
“I Monumenti Preistorici in Adernò”;
“ Illustrazione Storico- Archeologica di Adernò”.
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(Ricerche bibliografiche a cura del Settore Attività Culturali del Comune di Adrano)