Pedagogista
Elena Marano, insegnante, educatrice e scrittrice, donna esemplare della prima metà del Novecento.
Nata da Matilde Parisi e da Giuseppe Marano a Catania il 14 luglio del 1891, rimasta orfana di entrambi i genitori, trascorse la fanciullezza in Adernò presso parenti da parte materna, i quali, apprezzandone l’intelligenza e l’entusiasmo per lo studio, la sostennero negli studi fino al conseguimento del diploma magistrale.
Dopo un biennio d’insegnamento a Biancavilla (1908-1910), Elena Marano, stabilmente residente in Adernò, insegnò interrottamente nelle scuole elementari adranite fino al 1958 ( anno in cui andò in pensione ), concretizzando un record didattico, chiudendo la sua carriera di maestra dopo “mezzo secolo” di attività. Le furono assegnate un Diploma di Merito ed una medaglia d’oro dal Ministero per la Pubblica Istruzione.
Donna eclettica partecipò attivamente ai comitati civici cittadini, fu preziosa collaboratrice del Comitato di soccorso adornese, durante l’epidemia colerica del 1911.
Seppe coniugare proficuamente l’attività di insegnante ed educatrice esemplare, con quella di scrittrice ed conferenziera, pubblicando saggi di storia e pedagogia e dimostrandosi ottima conferenziera su argomenti etico-didattici.
Risalgono al 1913 le pubblicazione di contenuto pedagogico:
“Dall’Emilio di G.G. Rosseau- libro II” ( Catania-Stabilimento del Popolo);
“Esame critico del capitolo XVII della Didactia Magna di Jan Amos Komensky” (Biancavilla-Tipografia-Marzagalli)”;
“Scuola ed educazione” ( Catania- Tipografia Modica-Mollica).
Fra le numerose conferenze ricordiamo:
“Educazione morale,civile e religiosa”, “Mazzini e Gioberti”, “ La pratica del lavoro nelle classi IV e V”, “Correggiamo la terminologia scolastica”.
Morì ad Adrano nel 1963.
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(Ricerche bibliografiche a cura del Settore Attività Culturali del Comune di Adrano)