In via S. Pietro sorge il complesso monumentale formato dalla chiesa di Santa Maria del Rosario e del Convento di S. Domenico. I Domenicani giunsero ad Adrano nel 1479, un frate Andrea De Amoroso, aveva avuto in concessione dalle autorità competenti un provvisorio luogo di dimora presso la Chiesa di Santa Maria della Grazia.
Nel 1593 i Domenicani si trasferirono nel convento di nuova costruzione che si trova al centro della città e precisamente in via San Pietro e nello stesso periodo fu costruita l’annessa Chiesa sotto il titolo di “Maria SS. del Rosario”.
La Chiesa presenta un interessante portale di carattere rinascimentale. E’ costituito da due paraste laterali scanalate ed una cornice che racchiude la parte d’ingresso.
Al di sopra della paraste una trabeazione chiude in forma retta il portale; mentre una cornice semicircolare completa tutto il portale, tutti gli elementi sono realizzati in pietra lavica; all’interno dello spazio individuato dalla cornice semicircolare si trova lo stemma dei Domenicani che raffigura un cane bracco con una zampa su di una sfera, che rappresenta il globo.
Dell’antico convento rimane quasi intatto il chiostro in cui si fanno notare gli archi decorati da testine di cherubino e le slanciate lesene in conci di pietra nera levigata.
La Chiesa ad unica navata presenta un vestibolo a quota più bassa e coperto con tre crociere che si chiudono al centro su due colonne. La volta della navata è a botte lunettata, la copertura della Chiesa è a capanna ed è stata ricostruita nel 1847.
L’altare maggiore, in stile rococò, costruito nel 1785, è di pregiato marmo policromo e all’estremità sono poste due statue marmoree della quali quella di destra raffigura S. Tommaso D’Aquino, il teologo della “Summa teologica”, mentre quella di sinistra rappresenta S. Domenico. Tra le due statue troviamo un trono murato con accanto due statue di angeli in marmo bianco, sormontato da una grande corona in legno per l’esposizione del SS. Sacramento.
Si osserva anche una bella pala raffigurante il Martirio del domenicano S. Pietro da Verona , di Salvatore Bellomo del 1621, un Cristo ligneo risalente al 1600 che ha come sfondo un affresco di Angelo La Naia del 1928 e dello stesso autore un pregevole quadro di S. Teresa del Bambin Gesù.