La fondazione della Chiesa di Maria SS. della Catena si deve al principe Francesco II Moncada (1572-1592), che la volle costruire con proprie donazioni al centro del più grande quartiere di Adrano.
La Chiesa si affaccia su un incrocio di via Catena che porta alla via San Pietro e mostra il fianco, alla piazza San Francesco.
Il prospetto principale presenta due alte paraste in pietra lavica e un bel portale d’ingresso poggiato su di un piano rialzato rispetto al livello stradale, costituito da una coppia di colonne corinzie intarsiate alla base e sormontate da una ricca trabeazione con timpano spezzato. Il campanile a tre piani è delimitato da tre lesene in pietra lavica sino al secondo piano ed intonacato al terzo. E’ sormontato da una cupola ed inglobato per due lati nel corpo della chiesa.
Il 5 agosto è consacrato in Adrano il culto per la “Madonna della Catena” che raccoglie devotamente nella piccola Chiesa, numerosi pellegrini provenienti dai centri vicini (Centuripe, Bronte, Regalbuto, Biancavilla, Agira, Maletto) .
La festa si ripete da secoli, dagli anni della “Contea di Adrano”. Infatti, la chiesa aveva, fra le doti assegnate, le cave per l’estrazione della neve, il cui ricavato veniva dato per solennizzare la festa della Madonna della Catena o della neve e la gabella del “Cereo”. L’imposta del Cero, detto volgarmente “giglio”, gravava sui borghesi, padroni di greggi, mugnai, ortolani, fabbri e venditori di annona.
E’ ignota l’origine di tale dazio, ma si suppone che ciò sia stato introdotto per una specie di volontaria contribuzione di dette classi di persone per rinnovare annualmente il rispettivo Cero, obbligati ad offrirlo nella festa del 5 agosto dedicata alla Madonna della Catena, festa che si celebrava con distribuzione di dolci, sacre rappresentazioni teatrali e rinomate cavalcate. Le spontanee offerte di questi venditori contribuirono anche per l’edificazione del teatro comunale a cui la chiesa era collegata per l’organizzazione dei panegirici e le sacre rappresentazioni.
All’ interno della chiesa la navata è coperta da una volta a botte lunettata e l’abside è voltata con una semicupola. Si conserva esposta sull’altare maggiore la statua della Madonna della Catena, detta anche S. Maria delle Nevi, risalente al XVI sec.. La scultura in marmo, vivacemente colorata, è opera pregevolissima di Antonello Gagini.
Una grande corona di dieci piccole stelle circonda il capo di Maria; una corona d’oro sta sul suo capo e su quello del Figlio (a forma di raggiera); bellissimo è il drappeggio della veste, sorretto in alto con la mano sinistra, mentre dal braccio destro pende una lunga catena. La base ottagonale, è decorata con rilievi raffiguranti episodi miracolosi attribuibili alla Madonna, i cui piedi calpestano un serpente.